Il monito della ninfea

Vaia, la montagna, il limite

di Diego Cason e Michele Nardelli

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pp. 239

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«È un libro singolare e necessario, questo: un’analisi esatta e puntigliosa di cause ed effetti di quelle ore di tregenda… il libro è anche un affascinante quadro delle culture che si scontrano sulla scena del mondo attuale, la dissipativa, estrattiva, arrogante e incurante che è all’origine della crisi ambientale e climatica e del dissesto degli ecosistemi, e la ricca, complessa, articolata stratificata e decentrata cultura fatta di saperi radicati nei luoghi, di pratiche sviluppate per tentativi e osservazioni lungo millenni, che dell’equilibrio con la “casa” comune… ha fatto sempre il proprio centro (il proprio cuore e il proprio cervello)».

Le parole della prefazione di Gianfranco Bettin vanno all’essenza del prezioso lavoro editoriale di Diego Cason e Michele Nardelli dedicato alla tempesta Vaia che nei giorni di fine ottobre 2018 ha devastato l’area dolomitica, proponendo uno sguardo lungo che accomuna questa ad altre tragedie ambientali, dall’acqua alta nella laguna di Venezia al fuoco che devasta il continente australiano. Rifuggendo l’approccio emergenziale che rincorre gli eventi anziché affrontarli alla radice.

Questo anche il significato di un titolo suggestivo e quasi enigmatico, “Il monito della ninfea”, magistralmente proposto dal filosofo Remo Bodei in uno dei suoi ultimi saggi:

«… resta pur sempre valido il monito espresso dall’immagine della ninfea che raddoppia quotidianamente le sue dimensioni, di modo che, il giorno che precede la copertura dell’intera superficie dello stagno la metà ne resta ancora scoperta, per cui quasi nessuno, alla vista di tanto spazio libero, è portato intimamente a credere all’imminenza della catastrofe».

Gli autori

Diego Cason

È nato e abita in provincia di Belluno. È sociologo e ha pubblicato diverse indagini sulle relazioni tra generazioni, sul lavoro femminile, sull’evoluzione demografica in area alpina e sulla pianificazione di sistemi turistici e parchi. Socio fondatore del Bard – Belluno Autonoma Dolomiti Regione, movimento per la rinascita delle comunità delle Dolomiti bellunesi. Vice presidente di Isbrec, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Belluno.

Michele Nardelli

L’impegno politico e civile è la cifra del suo stare al mondo, nelle istituzioni come nell’agire comunitario, nella cooperazione internazionale come nella formazione. Ricercatore e saggista, è autore con Mauro Cereghini di “Darsi il tempo” (Emi, 2008) e di “Sicurezza” (Messaggero, 2018). È stato presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Fra i promotori del movimento politico Solidarietà, è stato consigliere regionale del Trentino Alto Adige/Südtirol.

 

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